
Le operaie Omsa Faenza
Niente di nuovo sul fronte “occidentale”, titola un famoso romanzo di Erich Maria Remarque, divenuto poi anche un film.
Niente di nuovo anche sul fronte Omsa, potremmo dire aprendo questo articolo, con la piccola postilla che non manca oramai molto a marzo, il mese in cui scade il primo anno di cassa integrazione straordinaria per le dipendenti della fabbica faentina. La data é importante e significativa poiché, se almeno 104 dei dipendenti non saranno ricollocati questo vorrà dire perdere anche il secondo anno supplementare di cassa, ma sopratutto vorrà dire che ancora una volta non ci sarà un progetto di ricollocazione vero e serio; insomma, molti dicono che non ci sarà un futuro.
É scaduto il 28 gennaio l’ultimatum dato dalle dipendenti all’azienda, che continua a parlare di un fantomatico compratore interessato alla riconversione degli impianti faentini. Anche su questi temi si é fatto il punto nel tavolo istituzionale svoltosi il 27 gennaio scorso, tavolo durante il quale si è fatto il punto della situazione e se non altro si é ragggiunta un’untià di intenti sindacali, proprio ad un anno dal tavolo che venne aperto in occasione dello “scoppio” della crisi Omsa.
Tuttavia i rappresentanti sindacali parlano di una situazione in cui “non si hanno notizie di buon auspicio” e dicono di stare preparando una manifestazione proprio a Mantova, dove ha sede il gruppo Golden Lady (di cui Omsa é parte). L’obiettivo? “L’azienda non deve sentirsi libera di andarsene”. (altro…)