Poche ore fa il programma Gazebo di Diego “Zoro” Bianchi, ha mandato in onda su Raitre alcune immagini girate durante i fatti avvenuti il 29 […]
15 verità sul lavoro che nel 2015 non troverete sui giornali
A leggere i giornali durante le feste sembra che il 2014 sia stato un anno di selfie e gattini. Su “L’Isola dei cassintegrati” abbiamo vissuto un 2014 diverso. L’anno della disoccupazione record, della riforma sui contratti di lavoro precari, della fine delle fabbriche, della stangata sulle partite Iva. Il 2014 dei morti sul lavoro, dell’abbandono degli esodati, della fine dei sindacati, della rabbia sociale.
Ecco una selezione di storie dei nostri protagonisti, che non avete trovato sui giorali nel 2014, e che non troverete nel 2015. Buon anno nuovo a tutti voi, a chi non rimane indifferente, a chi non si arrende. Leggi il resto di questa notizia »
Partita Iva, neolaureata, cassintegrato: il Natale che non si racconta
Volevo scrivere un post di Natale per “L’isola dei cassintegrati”. Mi sono detto, potrei parlare delle 40 vertenze industriali mai risolte che Matteo Renzi spaccia per grandi successi. Oppure, del dramma delle partite Iva e di come può vivere una giovane donna che ha deciso di aprirla con mille difficoltà. Si potrebbe scrivere di tutte le occupazioni e i presidi in Italia. Poi su Facebook mi è arrivato il messaggio di Anna, una giovane neolaureata. E il commento di Alfredo, della fabbrica Sangalli Vetro di Manfredonia. Le loro parole mi hanno colpito e le riporto qui sotto col loro consenso. C’è una parte d’Italia che, ancora nel 2014, non viene raccontata. E quando succede, è sempre perché fa comodo, sempre in maniera superficiale, sempre a dare la versione del più forte. Sapere che per tutti gli altri, per chi non viene raccontato, L’isola dei cassintegrati è un punto di riferimento è motivo di grande orgoglio. Da gennaio sul sito ci saranno grosse novità. Buon natale a chi non viene raccontato mai.
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Anna: “Caro Michele, è passato un anno da quando è uscito questo articolo e, anche se non ci conosciamo, e con il rischio di sembrare un po’ fuori luogo, ci tenevo a scrivere un messaggio. Perché mi son resa conto che un anno fa questo articolo, proprio questo, ha cambiato qualcosa. Questo, e poi a seguire tutto il progetto de “L’isola dei cassintegrati” (sì, ci sono arrivata un poco in ritardo, lo ammetto) e tutto il lavoro incredibile che fate e fai, sempre preciso, puntuale, dettagliato.
Credo sia una questione di punto di vista: vedere e scrivere dalla parte di chi non viene mai raccontato, e dovrebbe essere invece il centro delle attenzioni e degli sforzi di tutti. Le storie dei lavoratori, ignorate, seppellite dall’informazione spicciola che lascia spazio all’indifferenza di chi non si sente toccato, ed etichetta tutto come “battaglia ideologica”. Che lascia spazio ai: “Con Marchionne senza se e senza ma”. Leggi il resto di questa notizia »
Gazebo mostra che sulle manganellate agli operai Ast Terni ci hanno mentito
Poche ore fa il programma Gazebo di Diego “Zoro” Bianchi, ha mandato in onda su Raitre alcune immagini girate durante i fatti avvenuti il 29 ottobre a Roma, tra le forze dell’ordine e gli operai dell’Ast di Terni, in cui gli operai furono manganellati. Era presente anche il leader della Fiom Maurizio Landini. Il ministro degli interni Alfano riferì in parlamento che il motivo della carica della polizia fu l’intenzione del corte di dirigersi verso Stazione Termini per occuparla.
Il video di Gazebo – che riprendiamo da Repubblica mentre qui potete vedere la puntata integrale – mostra diverse cose che fanno luce sull’accaduto: 1) Gli operai andavano in direzione del ministero, e non della stazione. 2) L’ordine “Caricate!” viene dato quando il corteo si trova ancora a diversi metri dal cordone di polizia. 3) Gli operai urlano diverse volte alla polizia che stanno andando al ministero, lo stesso Landini si ferma a parlare col funzionario per insistere che stanno andando al ministero. Insomma, quanto ci hanno detto non era vero.
Video messaggio dall’occupazione ad alta quota Meridiana
Le trattative sono ferme in Meridiana, la compagnia aerea non vuole tornare indietro sui 1634 esuberi annunciati e le recenti indiscrezioni su un presunto fondo cinese che vorrebbe rilevare la compagnia si sono rivelate infondate. “Il più grande licenziamento di massa degli ultimi anni”, commentano i cassintegrati che da mesi protestano. Due di loro, Alessandro Santocchini e Andrea Mascia, da 17 giorni occupano la torre del parcheggio dell’aeroporto di Olbia, a 40 metri di altezza. Mascia, inoltre, da 4 giorni è in sciopero della fame. L’amministratore delegato dell’azienda ha chiamato i due, e la prossima settimana ci sarà un incontro. Ma loro non scendono finché non verranno accolte le loro richieste: una lista unica del personale e la fusione fra Meridiana e la controllata Air Italy, cui sono passate alcune tratte aeree. Nel video sotto i due cassintegrati sulla torre – a parlare è Mascia – spiegano le ragioni dell’occupazione e dello sciopero della fame, su richiesta de “L’isola dei cassintegrati” (ma pubblicato prima sul loro canale). Voglio ricordare a tutti, inoltre, che i due corrono un grave rischio personale stando sulla torre da tutti questi giorni. Sarebbe ora che le istituzioni si muovessero.